Dieta paleontologica: come funziona, caratteristiche e opinioni

La dieta paleontologica è uno stile alimentare che serve a tenere sotto controllo il peso, suggerendo di imitare le abitudini alimentari degli uomini vissuti nel lontano Paleolitico. A quel tempo i nostri progenitori non avevano ancora scoperto l’agricoltura o l’allevamento, né tanto meno potevano produrre alimenti raffinati.

Il nostro organismo non è poi così dissimile dal loro: ecco perché per mantenerci sani dovremmo, a parere di alcuni almeno, tornare indietro nel tempo.

Dieta paleontologica cosa mangiare

La dieta paleolitica è stata messa a punto dall’uomo primitivo poi, dopo una lunga fase di accantonamento, riportata in auge da Loren Cordain, un nutrizionista dipendente dall’Università del Colorado. Questo regime alimentare si basa perlopiù sull’assunzione di nutrienti proteici e di fibre. Carne, frutta e verdura insomma la fanno da padroni. Sono inoltre concessi il miele, il tè, il caffè e paradossalmente gli alcolici.

Cosa è escluso

Da questo regime alimentare vengono invece esclusi tutti quei cibi che l’uomo non conosceva durante l’epoca paleolitica. In poche parole i latticini, i legumi, i cereali provenienti dall’agricoltura intensiva, gli zuccheri, i grassi da condimento, i cibi complessi, il sale e molti altri alimenti normalmente ingeriti dall’uomo di oggi, andrebbero banditi. Del resto i nostri progenitori, nutrendosi soltanto di carne, vegetali e pesce hanno superato periodi storici e climatici particolarmente difficili ed il loro fisico era tendenzialmente asciutto e sano.

Numero dei pasti

Il numero di pasti da consumare in un giorno varia in relazione alle esigenze dell’individuo: di certo gli uomini del paleolitico non avevano idea del pranzo, della cena o della colazione, ma mangiavano solo quando avevano fame. Lo stesso faranno coloro i quali decidessero di sottoporsi alle prescrizioni della paleodieta. Detto ciò, è necessario precisare che questo genere di alimentazione, al giorno d’oggi, non può essere seguito ad libitum.

Proprio Loren Cordain specifica infatti che chiunque decidesse di adottare questo stile nutrizionale potrebbe farlo per un arco temporale compreso tra i 15 ed i 20 giorni e soltanto se già di per sé in buono stato di salute. Come sempre accade quando si parla di dieta poi è necessario che ad avallare le nostre scelte alimentari intervenga un medico. Diversamente, lo sappiamo tutti, si rischierebbe di fare al nostro corpo più male che bene.

Da porre in evidenza è inoltre un altro piccolo particolare: nel paleolitico di certo non si trascorrevano le ore davanti al PC, o impegnati in attività sedentarie. Perché il regime alimentare qui proposto sia efficace è quindi necessario associarlo ad un’attività fisica costante e mirata. Sottolineamo infine che sicuramente l’uomo delle caverne non era solito cuocere i suoi pasti. La paleodieta pura infatti prescrive, tra le altre cose, l’assunzione degli alimenti consentiti soltanto se consumati a crudo.

I vantaggi della paleodieta

Ma quali sono i vantaggi effettivi che si hanno nel seguire una paleodieta? Abbiamo accennato al fatto che questo regime alimentare garantisca un corpo tonico, sano e snello, ma non siamo scesi nei particolari.

Diciamo allora nello specifico che tale dieta contribuisce notevolmente ad ottimizzare i nostri bioritmi garantendo tra l’altro una buona qualità del sonno. Del resto l’apparato gastrointestinale non è così costretto ad un iperlavoro e le attività digestive avvengono facilmente e celermente anche durante la notte o i periodi di riposo.

L’assunzione di proteine contribuisce alla perdita di peso ed all’aumento della massa muscolare, mentre la privazione di carboidrati complessi (i carboidrati semplici sono comunque presenti nei vegetali) riduce notevolmente il rischio di andare incontro a patologie quali il diabete, l’acne e l’obesità. I trigliceridi possono facilmente essere tenuti sotto controllo e con essi i livelli di colesterolo cattivo presenti nel sangue.

I soggetti che seguono questo regime alimentare hanno maggiore energia da investire nelle loro attività quotidiane, possono fortificare il loro sistema immunitario e tendono a saziarsi prima rispetto agli altri.

Gli svantaggi della dieta paleontologica

La dieta paleontologica però non va in ogni caso considerata come un toccasana per la nostra salute. Abbiamo già detto infatti che prima di sottoporsi a questo regime alimentare è sempre bene chiedere consiglio al medico. Ciò perché soggetti non perfettamente sani potrebbero ricavare più danni che vantaggi dal perseguimento di tale stile alimentare. Inoltre in alcuni casi esistono delle vere e proprie controindicazioni a procedere.

Innanzitutto questa dieta si presenta come tendenzialmente sbilanciata. Un eccessivo consumo di proteine e l’assenza di carboidrati di sostanza potrebbe tradursi ad esempio in chetosi, ossia in un generale affaticamento di alcuni organi. Inoltre molte sostanze nutrienti ad oggi ampiamente diffuse nella nostra alimentazione in questo modo verrebbero del tutto bandite dall’organismo.

La dieta paleontologica è altamente sconsigliata  se si hanno già conclamati problemi intestinali, disfunzioni cerebrali, se si soffre di anoressia o disturbi alimentari in genere o alle donne incinte. Inoltre l’adozione di tale dieta causa spesso sudorazione eccessiva, tachicardia ed alitosi.

Paleodieta menu

Per completezza di informazione in calce troverete un esempio di menu tipo per quanto riguarda la dieta paleontologica.

La colazione potrebbe prevedere uova e pancetta, noci e carne o frutta secca e pesce. In alternativa andrebbero bene anche frutti e frullati a base di prodotti agricoli. Questi ultimi verranno preparati utilizzando soltanto latte vegetale.

A pranzo invece bisognerebbe mangiare carne o pesce, da condire con succo di limone ma senza sale. Il pasto potrà essere completato da insalate bagnate con aceto, pochissimo olio o ancora con il limone, e da frutta. Stesso discorso vale per la cena. Tenete presente che, non avendo fame, sarà possibile saltare il pasto o eventualmente mangiare fuori orario.

Volete qualche esempio di piatto appetitoso ma privo di condimenti non permessi dalla paleodieta? Potrete preparare dei fagiolini con nocciole, del salmone al vapore, del pollo al curry e persino (sporadicamente, è ovvio) dei tortini al cioccolato.

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