Barrette proteiche fatte in casa

Barrette di muesli

Le barrette proteiche industriali rappresentano una frequente occasione di dibattito per nutrizionisti e salutisti: qualcuno sostiene infatti che il loro impiego possa essere utile, altri invece che sarebbe meglio evitarle come la peste.

Per mettere d’accordo un po’ tutti il segreto è sicuramente quello di provvedere da sé a confezionare questi piccoli snack. E allora che aspettate? Andiamo il cucina e mettiamoci all’opera!

Barretta proteica  al miele

Per la preparazione di questa barretta non vi serviranno che 225 gr. di proteine concentrate ricavate da siero di latte (e aromatizzate al cookie o se preferite alle nocciole), un po’ di miele, mezzo cucchiaio di Vitafiber e, se volete, qualche fiocco d’avena.

Come procedere? Semplicemente mescolando insieme tutti gli ingredienti, aiutandovi magari con qualche goccia di acqua se fosse necessario, e lavorare il tutto sino ad ottenere un impasto ben compatto ma comunque facilmente modellabile. A questo punto tagliate le barrette e, se volete, cospargetele di fiocchi d’avena (ovviamente in questo caso lo snack, dapprima essenzialmente proteico, conterrà anche dei carboidrati).

Lasciate infine il tutto a raffreddare in freezer per un’oretta circa.

Barretta proteica al sapore di cioccolato

Anche in questo caso dovete procurarvi 225 grammi di proteine del siero del latte aromatizzate secondo vostro gusto, 25 grammi di avena e circa 8 quadrati di cioccolata fondente (meglio se al 90%).

Amalgamate il tutto e, se ne sentite la necessità, aggiungete pochissimo zucchero. Aiutatevi ancora lavorando l’impasto con qualche goccia di acqua, modellatelo sino ad ottenere le barrette e, sciolti i quadrotti di cioccolata, cospargetele con la glassa appena ricavata.

Lasciate infine che tutto si compatti al meglio tenendo i vostri dolcetti in frigo per almeno un paio di ore.

Barrette proteiche con burro di arachidi

Procuratevi ancora 225 gr. di proteine del siero del latte variamente aromatizzate, 25 gr di avena, un piccolo trito di arachidi, del latte  e non più di sei cucchiaini di burro di arachidi, meglio se realizzato in casa.

Il procedimento resta sempre lo stesso: amalgamate, tagliate e, dopo aver passato le barrette nel trito di arachidi, o di mandorle se preferite, lasciate a riposare in freezer per almeno un’ora.

Perché usare delle barrette proteiche?

Sicuramente perché questo genere di alimento, noto per la sua estrema praticità e per l’altrettanto grande versatilità, fornisce all’organismo nel momento del bisogno le sostanze nutritive necessarie a dimenticarsi di quel languorino che, puntualmente, si presenta a metà mattina o metà pomeriggio.

Data anche l’estrema possibilità di personalizzarle ad hoc, queste merendine possono accontentare un po’ tutti o offrire a ciascuno una certa varietà alimentare, il che non guasta mai.

Perché farle in casa?

Perché farle in casa dicevamo? Semplicemente perché in questo modo saremo più sicuri di quello che mangiamo o che daremo da mangiare ai nostri figli. In secondo luogo perché non sempre sul mercato sono disponibili tanti gusti quanti ne vorremmo.

Serve ancora altro? Beh, se tutto questo non vi basta sappiate anche che a fronte di una piccolissima perdita di tempo, come avete visto leggendo le ricette proposte non serve che qualche minuto per preparare l’impasto mentre il grosso del lavoro lo compiono il frigo ed il congelatore, risparmierete anche una discreta cifra.

Avete mai notato che le barrette industriali non hanno prezzi abbordabili e che, per giunta, quando comprate un pacco di merende nella confezione raramente ne trovate più di 4 o 5? Perfetto, rapportate questa spesa al numero di persone che in casa vostra ne farebbe uso e ai giorni della settimana in cui le adoperate: vi renderete conto che il risparmio c’è ed è davvero notevole. Allora che dirvi? Beh, buona merenda!