Il crossfit, parola di origine anglosassone traducibile in italiano come “miscuglio”, è una disciplina sportiva che in questi ultimi anni sta riscuotendo sempre maggior successo.
Ciò perché tale attività, vera e propria combinazione di un discreto numero di pratiche atletiche (da qui l’idea di riferirsi ad essa con i termini “crossfit” e quindi “miscuglio”) consente di allenarsi facendo un po’ di ginnastica, qualche movimento di boxe, del corpo libero, sollevando pesi, correndo di qua e di là, esercitandosi con kettlebell et similia, ad altissima intensità, accelerando infine il metabolismo (notevolmente aggiungerei).
Crossfit per dimagrire
Il crossfit, non è difficile intuirlo dopo aver letto che riesce ad accelerare parecchio il metabolismo, è un valido aiuto per chi ha finalmente deciso di perdere del peso. Sia chiaro: in caso di obesità grave e conclamata non si può di certo pensare di sottoporsi a questo genere di allenamento, ma, a patto che non siate giunti a situazioni limite, magari sì.
Praticando questa disciplina non soltanto si dimagrisce, ma si risolve anche un altro problema intimamente collegato ai bruschi cambi di stazza: il corpo, in questo caso, non diventa snello ma cadente come potrebbe accadere praticando altri sport, esso invece si tonifica aiutando chiunque ad ottenere finalmente un fisico ben scolpito.
Chi può allenarsi?
Come dicevo prima, per quanto utile e piacevole, il crossfit non è uno sport per tutti. Ho escluso a priori dai suoi seguaci i gravi obesi che, allenandosi, oltre a subire delle grosse frustrazioni, affaticherebbero troppo ed inutilmente il cuore.
Dati gli altissimi ritmi dei movimenti poi questo genere di attività fisica è del tutto sconsigliata ai cardiopatici. Inoltre in genere si scoraggiano ad avvicinarsi a tale pratica sportiva tutti coloro i quali abbiano patologie ossee o articolari, oppure ancora gli utenti che purtroppo soffrano di artrosi.
Per il resto non esistono controindicazioni per le donne (ovviamente non in stato interessante) o gli uomini che vogliano sudare un po’…
Prima di iscriversi in palestra
Sì, è necessario iscriversi in palestra per poter praticare questa disciplina, soprattutto se si è ancora dei neofiti. Il consiglio, quando possibile, è infatti quello di lasciar perdere gli allenamenti casalinghi.
Come da prassi prima di versare la quota associativa è obbligatorio sottoporsi ad un attento controllo medico che possa servire ad appurare l’effettiva capacità del vostro corpo di reggere ad un tale tipo di allenamento.
Fatto ciò, sarete finalmente ammessi in palestra dove il coach darà vita ad una lezione solitamente articolata in 4 differenti fasi.
Fase 1
Non si può certo pensare di sottoporre l’organismo ad un tale stress totalmente a freddo! Così, dopo qualche movimento preliminare utile a sciogliere un po’ le articolazioni, l’istruttore, soprattutto se non siete ancora degli esperti del settore, vi spiegherà con dovizia di particolari come eseguire i diversi esercizi che man mano vi verrà richiesto di compiere.
Tale pratica sembrerebbe a prima vista un po’ inutile: tutti crediamo di sapere come eseguire addominali e flessioni, in realtà però non è proprio così e anche il linguaggio tecnico previsto per questa disciplina non è facilmente interpretabile dai novizi…
Fase 2
Il cosiddetto WOD è il momento clou della sessione. Da ora in poi infatti per un lasso di tempo compreso tra i 5 ed i 30 minuti, ci si allenerà senza sosta e ad altissimi ritmi.
In questa fase, sempre diversa di giornata in giornata, l’istruttore può decidere di farvi eseguire un gran numero di esercizi tra loro differenti. Immancabili durante il WOD sono solitamente i push-up e gli squat.
Fase 3
Finalmente giunti alla fase 3 potrete rilassarvi con un po’ di stretching, attività di defaticamento per antonomasia.